Casto, provocante, invisibile. Ma pur sempre bikini. Da 70 anni
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Immagine

Il 5 luglio il bikini festeggerà i suoi primi 70 anni. Un primitivo due pezzi veniva indossato già dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano "Le fanciulle di piazza Armerina" del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. Senza contare che da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, l'iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di icone del cinema come Ursula Andress nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, regalandole per sempre il ruolo di sex symbol mondiale. Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti conducevano una serie di test nucleari. Secondo il sarto Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti sull'opinione pubblica, paragonabili a vere e proprie esplosioni.
Il bikini venne già indossato negli anni Venti e Trenta ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente e un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. Ma il grande successo che ha avuto nel tempo è strettamente legato alle dive del cinema: Rita Hayworth nel film "Gilda" indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l'attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di "Rita l'Atomica".
La prima diva a irrompere con un bikini sexy sul grande schermo fu Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna", era il 1958. Infine, non si può non ricordare Raquel Welch con il bikini di pelle indossato nel film 'Un milione di anni fa', di Don Chaffey. Era il 1966 e Raquel Welch aveva 26 anni, un corpo strepitoso su un viso selvaggio. Il resto è moda e le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore e oggi le star fanno a gara sui social per mostrarsi in due pezzi.
Leggi più veloce
Elisabetta Canalis
- Una delle mete preferite dalle star? Formentera. In questa piccola isola felice delle Baleari, infatti, i vip italiani e stranieri hanno trovato il luogo perfetto per la tintarella estiva, da giugno fino a settembre. E i paparazzi non si fanno certo trovare impreparati.Guarda anche: In principio era il bikini: e voi, come fate il bagno?Attrici, modelle e conduttrici non sono inconsapevoli della loro presenza, e, qualche volta, invece di farsi paparazzare con cellulite o topless non voluti, preferiscono diffondere in rete autoscatti in bikini, comunemente detti selfie, dove sono certe di non avere alcun difetto!Poi ci sono star, come Michelle Hunziker, che, nonostante tre gravidanze, non ha bisogno di nascondere nulla!
- Una delle mete preferite dalle star? Formentera. In questa piccola isola felice delle Baleari, infatti, i vip italiani e stranieri hanno trovato il luogo perfetto per la tintarella estiva, da giugno fino a settembre. E i paparazzi non si fanno certo trovare impreparati.Guarda anche: In principio era il bikini: e voi, come fate il bagno?Attrici, modelle e conduttrici non sono inconsapevoli della loro presenza, e, qualche volta, invece di farsi paparazzare con cellulite o topless non voluti, preferiscono diffondere in rete autoscatti in bikini, comunemente detti selfie, dove sono certe di non avere alcun difetto!Poi ci sono star, come Michelle Hunziker, che, nonostante tre gravidanze, non ha bisogno di nascondere nulla!