Eutanasia, dal caso Englaro a quello di Brittany Maynard: la dolce morte fa sempre discutere

Dopo il caso del visagista Diego Dalla Palma, che ha affermato su Fabcebook di avere programmato la propria eutanasia, il tema della dolce morte è tornato d?attualità.

Pensando ai precedenti, torna alla mente il caso assai dibattuto di Eluana Englaro che, in seguito a un incidente stradale, ha vissuto in stato vegetativo per 17 anni, fino alla morte naturale il 9 febbraio 2009. In realtà non si trattò di eutanasia visto che il decesso avvenne a seguito dell'interruzione della nutrizione artificiale.

Il padre di Eluana, Beppino Englaro, dal 1999 chiese ripetutamente per via giudiziaria la sospensione dell'alimentazione artificiale e delle terapie a cui era sottoposta la figlia. La sua fu una battaglia lunga e dolorosa.

Piergiorgio Welby, affetto dalla giovane età da distrofia muscolare, si è impegnato a lungo per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell'accanimento terapeutico in Italia e per il diritto all'eutanasia. Dopo una lunga battaglia legale il 20 dicembre 2006 è stato sedato e gli è stato staccato il respiratore. Anche in questo caso si è trattato quindi di un decesso per sospensione delle cure.

Un caso particolarmente triste fu quello del regista Mario Monicelli che avrebbe voluto scegliere l'eutanasia e non potendolo fare si suicidò lanciandosi dalla finestra dell'ospedale dove era ricoverato il 29 novembre 2010 per un cancro alla prostata in fase terminale.

Battaglia legale simile a quella di Beppino Englaro fu quella fatta negli Usa da Michael Schiavo, marito e tutore legale, della moglie Terri che dopo un arresto cardiaco rimase in stato vegetativo persistente. Il 31 marzo 2005, dopo 15 anni riuscì, a fare sospendere alimentazione e respirazione contro il parere dei genitori della moglie.

L'ultimo caso che ha fatto discutere arriva ancora dagli Usa. Brittany Maynard, 29 anni, ha compiuto suicidio assistito il primo di novembre dopo avere annunciato le sue intenzioni con un video che ha fatto il giro del mondo. Aveva un cancro in fase terminale diagnosticato a inizio 2014 che le faceva patire dolori violentissimi.