L'Estetista Cinica contro l’assurda moda della baby skincare: "Un business che fa male alla pelle delle 12enni"









Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Foto Instagram

Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Foto Instagram

Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
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La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
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Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
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La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
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Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Foto Instagram

Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
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Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
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Il grave errore
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La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
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Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
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Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
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Il grave errore
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Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Foto Instagram

Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
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La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
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Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
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I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
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Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
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I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
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Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
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Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
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I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
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Il grave errore
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Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Foto Instagram

Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Foto Instagram

Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Deve essersi sentita crollare il mondo addosso Cristina Fogassi, meglio nota come Estetista Cinica, che dopo aver costruito dal nulla, in soli sette anni un impero della cosmesi che fattura 60 milioni di euro l’anno, ha sfiorato il fallimento per un banale errore.
Il grave errore
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
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Anche per Cristina Fogazzi, in arte l' Estetista Cinica , il fenomeno delle 12-13enni che acquistano prodotti skincare anti-age è assolutamente da condannare. Parlando infatti della baby skincare si spiega: "Questo trend fa bene solo a chi vende e male alla pelle".
Chi sono le Sephora Tweens
Le sephora tweens sono ragazzine pre-adolescenti che acquistano già prodotti skincare di ogni tipo, anche anti-age, e che si preoccupano i dermatologi, ma anche genitori e psicologi. A quell'età infatti non ha alcun senso applicare su una pelle del viso così giovane, appena uscita dall'infanzia, al top delle riserve di collagene, elastina e acido ialuronico, che sono prodotti per adulti.
Il parere dell'esperto
"La pelle degli adolescenti è soggetta a cambiamenti ormonali importanti, che possono influenzare la produzione di sebo e collegarsi all'insorgenza di problematiche quali acne, punti neri, ma anche sensibilità. La scelta dei cosmetici a uso quotidiano deve essere fatta con estrema cura. Tra gli ingredienti ai quali dare la precedenza nella skincare formato teenager troviamo l'acido salicilico che è in grado di penetrare nei pori, sciogliendo il sebo in eccesso e prevenendo la formazione di comedoni, ossia i classici punti neri" spiega il dottor Angelo Emanuele Leone , medico estetico e dermatologo intervistato da Vaniti Fair .
Senza retinolo
"Un ingrediente idratante e anti secchezza passepartout è l'acido ialuronico a basso peso molecolare, ma funziona sempre bene anche l'aloe vera, attivo vegetale dissetante e lenitivo della pelle. No, invece, all'uso di prodotti skincare contenenti il retinolo. Questo derivato della vitamina A è considerato uno degli ingredienti più efficaci per la riduzione delle rughe e il rinnovamento cellulare, ma è un attivo decisamente troppo forte per la pelle giovane . Nelle adolescenti, la pelle è già in un ciclo naturale di rigenerazione e non necessita di stimoli aggiuntivi per la produzione di collagene. Da evitare anche i cosmetici a base di peptidi. Questi stimolanti della produzione di collagene sono sprecati nella cura della pelle di un'adolescente, la cui pelle non necessita di alcuna rigenerazione strutturale skincare delle pelli mature, non sono adatte alla cute adolescenziale Anzi, un eccesso di ceramidi rischia di appesantire la pelle di un adolescente, causando ostruzione dei pori e favorendo la comparsa di imperfezioni".
Il rischio di cadere nella dermoressia
"Una serie di comportamenti ossessivi abilitati e incoraggiati dall'industria della cura della pelle: adolescenti che escogitano routine anti-età in più fasi per paura di future rughe, adulti che si indebitano per sottoporsi a trattamenti iniettivi, uniti dalla preoccupazione frenetica e intergenerazionale per i retinoidi, gli acidi esfolianti e la ricerca di una luminosità irraggiungibile". E' la giornalista Jessica DeFino nella sua newsletter controcorrente The Unpublishable, ha usato per prima il termine dermorexia per descrivere questa nuova mania tra i pre-adolescenti che fanno incetta di prodotti skincare nonostante la loro giovane età. Per questo di parla di Sephora kids (sephora è la combinazione di sephos, che in greco significa "bellezza" e del nome biblico Zippora, la moglie di Mosè), proprio a causa anche dell'aumento esponenziale di tutorial beauty condiviso sui social network tra bambine.
Il troppo storpia
Troppa skincare può essere controproducente per la pelle che ha un'innata capacità di autoripararsi e di ristabilire l'equilibrio. Troppa stratificazione di principi attivi non adatti alla propria tipologia di cute, può logorarne la capacità intrinseca di protezione, portando allo squilibrio del microbiota cutaneo e della barriera protettiva . Forse quindi non sono un caso l'aumento delle dermatiti e l'acne in età adulta. Non aiuta certo i trend skincare virali su TikTok soprattutto su un pubblico di giovanissime attratto anche dai trattamenti di medicina estetica. La cultura ossessiva della bellezza non fa bene alla nostra autostima e quindi alla nostra felicità e neppure alla pelle. Il rapporto con i cosmetici deve essere normalizzato.
Il fatturato di questa ossessione
La ricerca di Statista, global data e business intelligence platform, ci dice che il fatturato globale nel segmento skincare del mercato Beauty & Personal Care continuerà ad aumentare costantemente tra il 2024 e il 2028 per un totale di 24 miliardi di dollari (+ 12,88 %). L'indicatore potrebbe raggiungere i 210,7 miliardi di dollari. Tutto questo ai danni della nostra pelle.
Foto Ansa e Instagram